4 aprile 2016

Diamo pubblicazione del saggio che fu presentato da Lucia Bellizia nell’ottobre dello scorso anno, in occasione dell’VIII Convegno dell’Associazione Culturale Apotélesma (http://www.apotelesma.it/2015/10/20/ecco-come-si-e-svolto-lviii-convegno-della-nostra-associazione/): si tratta di Costantino VII Porfirogenito, commento della genitura presente nei fogli 290-299 del Codex Parisinus 2244 ed opera di un anonimo astrologo di lingua greca. Pingree avanzò l’ipotesi che essa potesse esser appunto quella di Costantino VII Porfirogenito, basileus dei bizantini dall’11 maggio 912 fino alla morte. Nel saggio viene discusso il testo, alla ricerca delle tecniche astrologiche (Tolemeo, Doroteo) che lo ispirarono e delle possibili corrispondenze con la vita dell’imperatore cui dovrebbe riferirsi.
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Solido aureo, Costantinopoli, c. 945-959 d.C.
Dir.  busto nimbato di Cristo in posizione frontale, che indossa pallium e colobium e regge il Vangelo,
rov. busti coronati di Costantino VII, che indossa il loros, e di Romano II, che indossa la clamide,
in posizione frontale. Entrambi reggono la croce patriarcale con globo.  

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Sperando di aver fatto cosa gradita ai nostri lettori li invitiamo inoltre, sin da ora, al nostro IX Convegno, che si terrà, come di consueto, qui a Genova nell’ottobre di quest’anno e del quale daremo a seguire ampi ragguagli.