2 settembre 2021

Il 9 ottobre avrà luogo a Genova, nella sala riunioni del Rex Hotel Residence il XIV Convegno annuale della nostra Associazione. Sarà possibile seguire l’evento, solo su prenotazione, in presenza e/o on line (piattaforma Zoom). La pandemia non rese possibile il Convegno l’anno scorso: ritenteremo, sperando in maggior fortuna.
 °°°
Il cosmo: caos e bellezza
°°°
E’ il cosmo un unico organismo vivente, in cui minerali, vegetali, animali, e dunque anche l’uomo, hanno legami manifesti e nascosti tra di loro e con il cielo. Tutti ne facciamo parte, in un disegno che ci include e ci trascende e che spesso è arduo compito interpretare.°° 
 °
Elenco relatori in ordine alfabetico:°°
 °°°
Lucia Bellizia – filologa, ricercatrice e Presidente Associazione Culturale Apotélesma
Dall’anonimo del 379 al De stellis beibeniis
L’opinione che le stelle fisse abbiano una natura planetaria resta salda nelle epoche antiche: ne troviamo conferma nella trasmissione del testo del cosiddetto Anonimo del 379, che attraverso  Retorio, poi Teofilo di Edessa e poi ancora un anonimo autore bizantino, giunge attraverso la mediazione persiana al mondo arabo e dall’arabo viene tradotto in latino col nome di Liber Hermetis de stellis beibeniis.
 °°°
Grazia Mirti – Studiosa delle stelle, astrologa e scrittrice
Zodiaco o teatro della memoria? Da Manilio alla Volasfera di fine ‘800 come utilizzare l’antica idea di Metrodoro da Scepsi nella pratica dell’interpretazione astrologica, scoprendo le meraviglie dei Gradi Sabiani
I 360° dello Zodiaco costituiscono un vero e proprio Teatro della Memoria, le cui origini risalirebbero a Metrodoro, al teatro di Vitruvio, alle basi esposte da Manilio. Ne sono scaturiti con il trascorrere del tempo i simboli dei Gradi Sabiani, interpretati da molti autori antichi e moderni, da Johann Engels a Robert Fludd. La francese Janduz negli anni ’30 ci ha lasciato la sintesi migliore, applicabile con meraviglia nell’interpretazione acuta dei tempi attuali.
 °°°
Paolo Aldo Rossi – Professore di Storia del Pensiero Scientifico, Storia del Pensiero Medico e Biologico e Comunicazioni Scientifiche presso l’Università di Genova
Enigma e Labirinto- Caos e Ordine
Nella dinamica per cui dal Chaos nasce il Cosmo (grazie al logos, la parola che genera e mantiene l’Armonia) si assiste come a una immane battaglia fra il principio dell’ordine e quello del disordine. In questo processo omeostatico, inteso al mantenimento dell’equilibrio sociale e naturale, tre sono gli elementi fondamentali: il cosmo (l’ordine), Dike (la giustizia) e Aitia (la causa).
Ognuno di questi elementi è mutuato dalla sfera della polis (il mondo etico, giuridico, politico e sociale) ed è passato in filigrana sull’ordito del mondo fisico-naturalistico, a giustificazione del fatto che è la polis a fungere da modello del macrocosmo.
Antonella Sannino – Professore associato di Storia della filosofia medievale presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
“Homo est finis omnium naturalium”: l’uomo e la natura nella magia delle meraviglie
Partendo dalla concezione dell’uomo e del suo rapporto con la natura come si trova nel De mirabilibus mundi, l’intervento procederà confrontando queste dottrine con quelle presenti nell’Asclepius ermetico, nel Picatrix e nel Liber aneguemis. Tale disamina consentirà di argomentare non solo tratti di continuità e discontinuità tra i testi in esame, ma di mettere a fuoco tematiche che avranno fortuna nel pensiero rinascimentale.
°°° 
Loris Solmi – Filosofo, studioso di storia delle religioni e di medicina psicosomatica e naturopatia
Il cosmo tolemaico: il vero filo di Arianna
I tardi commentatori del quadripartito tolemaico elencano talvolta le presunte qualità dell’animo sensibile e di quello razionale senza tuttavia motivarle in alcun modo; ciò fa nascere spesso degli interrogativi nel lettore, in ordine alle ragioni che hanno indotto tali commentatori a scegliere proprio quelle qualità e non altre. Lo scopo di questo lavoro è tentare di indagare la ratio “tolemaica” che verosimilmente dovrebbe stare all’origine della scelta di tali virtù le quali, in ossequio al principio di analogia, non possono che essere cercate nella matrice stessa che sta alla base dell’astrologia classica: la concezione tolemaica del cosmo, ogni parte del quale non può non corrispondere ad un preciso elemento umano, secondo il principio di analogia che lega microcosmo e macrocosmo in una visione unitaria e inscindibile. Esso diventa così l’elemento nascosto che unifica le ragioni del loro dire in una visione unitaria che collega Platone a Dante passando per Galeno.
 °°°
Guido Nathan Zazzu – Studioso e Presidente Università Popolare di Astrologia Archetipica
Riflessioni sulla lunga gestazione dello Zodiaco: trovare le parole per dirlo, trovare i segni per disegnarlo
Quante generazioni di osservatori ci saranno volute perché qualcuno si accorgesse che la Luna ripercorreva lo stesso itinerario, e quante perché anche il Sole si presentasse nel corso di un certo tempo lungo lo stesso arco dell’orizzonte? Quante generazioni ci saranno volute ancora per individuare il transito dei luminari nelle stesse porzioni di cielo, e quante per identificarvi le stelle e quante ancora perché si collegassero alcune di quelle stelle dando loro una forma, che fosse un richiamo simbolico a qualcosa che avveniva fra gli osservatori? E quante ancora per dare a quelle osservazioni una organizzazione matematica?
 °°°
Si esibiranno Chiara Gelmetti e i ballerini di WKO-ADA, già A.D.A. Associazione Danze Antiche, in uno spettacolo di danza dal titolo Dal caos al cosmo, dal Medioevo all’Umanesimo: ipotesi e ricostruzioni coreografiche.
 °°°
Sarà proiettato un filmato, che Felice Stoppa, curatore del sito Atlas Coelestis, ha voluto dedicare alla nostra Associazione e alla città che ne è la sede: Viaggio verso il centro dell’Universo in tutte le direzioni, partendo da Genova che ne è il suo contorno.
 °°°
Ci aveva promesso un breve intervento il Prof. Moreno Morani, già professore di glottologia dell’Università degli Sudi di Genova e relatore in precedenti Convegni della nostra Associazione: ci avrebbe intrattenuto su alcuni aspetti del rapporto fra uomo e fenomeni celesti, e in particolare sul rapporto uomo-aurora, attraverso citazioni tratte da antichi testi greci e indiani. Il titolo dell’intervento suonava L’aurora e l’uomo. Il Prof. Morani è purtroppo prematuramente mancato quest’estate e noi non potremo che ricordarlo con alcune parole nel corso del Convegno. Una gravissima perdita da ogni punto di vista, non solo per la cultura.
°°° 
Chi avesse bisogno di ulteriori informazioni può contattare info@apotelesma.it.